La nostra scuola intende proporre la realizzazione del messaggio evangelico nell’orizzonte culturale e umano degli allievi, nelle situazioni concrete della loro vita, perché ne illumini contrasti e tensioni; attraverso l’esperienza educativa, nella prospettiva cristiana, ciascun ragazzo potrà sviluppare motivazione fondante all’impegno negli studi, all’apertura agli altri, alla partecipazione costruttiva alla vita civile.

Presentazione

La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare e del gustare il bello.

La scuola dell’infanzia promuove:

  • la maturazione dell’identità;
  • la conquista dell’autonomia;
  • lo sviluppo delle competenze;
  • l’avvio alla cittadinanza.

Tenendo conto di ciò le insegnanti elaborano percorsi maturati sulla base delle esigenze che ogni alunno ha e sulla base dell’età.

L’approccio attraversa in modo trasversale tutti i campi d’esperienza finalizzati allo sviluppo dell’apprendimento dei bambini:

  • il sé e l’altro;
  • il corpo e il movimento;
  • immagini, suoni, colori;
  • i discorsi e le parole;
  • la conoscenza del mondo.

Tutti i momenti della giornata scolastica, dalle attività ritmate e libere a quelle più strutturate, concorrono allo sviluppo dei bambini.

Le classi sono omogenee, cioè formate da soli bambini della stessa età:

  • Sezione 3 anni (Koala);
  • Sezione 4 anni (Zebre);
  • Sezione 5 anni (Elefanti).

Premessa

La Scuola dell’Infanzia è il luogo dove il bambino inizia un percorso formativo che proseguirà nel corso di tutta la sua vita. Attraverso esperienze diversificate, relazioni autentiche e stimoli culturali ed interculturali si incamminerà verso la sua realizzazione come persona e cittadino del mondo. Dopo attenta osservazione e discussione riguardante i bisogni formativi di tutti i bambini della scuola dell’Infanzia di questo Istituto Comprensivo, i docenti definiscono le linee generali del Curricolo delle Attività Educative. Le stesse sezioni potranno, volendo, essere associate ad un animaletto, che fungerà da personaggio guida dell’intera attività didattica.

LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La centralità del bambino “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi” (da Indicazioni nazionali, settembre 2012). In questa prospettiva i docenti dovranno pensare a realizzare progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che pongono precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Il bambino necessita e chiede di essere accolto, stimato e guidato ad aprirsi sempre di più al mondo, valorizzando le attitudini e le capacità di ciascuno, nel rispetto dei tempi personali di crescita. Vengono inoltre sviluppate attività che consentono di promuovere la relazione tra bambini, sostenendo la condivisione delle proposte. Il bambino viene aiutato a comprendere che è più ricco, bello e divertente fare le cose insieme ad un suo compagno.

La nostra Scuola dell’Infanzia:

  1. Pone al centro di ogni attività il bambino, la sua crescita umana, spirituale e religiosa
  2. Non obbligatoria e di durata triennale, si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze;
  3. Rapportandosi costantemente all’opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo di particolare importanza, in cui i bambini e le bambine realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo;
  4. Sviluppa il senso della cittadinanza, permettendo di scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise che si esplica mediante il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri;
  5. Cerca di promuovere il pieno sviluppo dell’identità dei bambini, curando tutti gli aspetti della loro personalità, favorendo la maturazione dell’autostima e la conquista dell’autonomia, con l’utilizzo di strumenti offerti dal gioco, dalla lingua e dalla cultura;
  6. E’ sensibile alle innovazioni didattiche, le assimila e ne fa strumento di crescita qualitativa;
  7. Promuove la continuità del processo educativo, contribuendo alla preparazione e alla formazione dei bambini per l’inserimento nella Scuola Primaria, in sintonia e collaborazione con gli insegnanti di settore.

Inoltre la nostra scuola si impegna a:

  1. Offrire un’educazione che permetta ai bambini di sviluppare tutte le loro potenzialità ed affrontare preparati le classi successive;
  2. Promuovere il naturale interesse ad apprendere come processo che dura tutta la vita;
  3. Riconoscere e premiare i progressi personali;
  4. Educare al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;
  5. Sensibilizzare alla solidarietà;
  6. Per il raggiungimento delle suddette finalità, le diverse attività riguardano tutti i campi di esperienza ed i loro traguardi per lo sviluppo delle competenze: Il sé e l’altro; Corpo e movimento; I discorsi e le parole; Immagini, suoni e colori; La conoscenza del mondo.

La nostra metodologia riconosce come suoi connotati essenziali:

  1. La valorizzazione del gioco: il gioco costituisce in questa fase una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Favorisce rapporti attivi e creativi sul piano sia relazionale che cognitivo, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti e di desideri;
  2. L’esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse nella scuola stimolano la curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e ricerca confrontando situazioni, ponendo problemi e costruendo ipotesi. Sono soprattutto le attività di laboratorio che favoriscono un apprendimento basato sull’osservazione e sull’esplorazione;
  3. La vita di relazione: la vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad averne cura. Un clima sociale positivo è favorito dalla qualità delle relazioni tra adulti e tra bambini: riteniamo che la dimensione affettiva rappresenti una componente essenziale dei processi di crescita sul piano cognitivo.

Le attività didattiche si svolgono in un ambiente di apprendimento organizzato dalle maestre in modo che ogni bambino si senta riconosciuto e valorizzato. Esse possono essere organizzate attraverso:

  • attività di laboratorio;
  • attività di gruppo in sezione;
  • attività di piccoli gruppi misti;
  • attività per gruppi di età omogenea ed eterogenea.

AREE DI COMPETENZA (in uscita):

  • La collaborazione;
  • Il linguaggio;
  • La cura personale;
  • La motricità;
  • La sfera affettivo-relazionale;
  • La capacità logica;
  • Autonomia (intesa come capacità di risolvere i problemi con iniziativa, costanza nel tempo ed una soluzione corretta).

TEMPI:

Nello svolgersi della giornata si possono individuare dei momenti precisi e costanti. Tali momenti, che il bambino prevede e razionalizza, lo rassicurano emotivamente e gli comunicano alcune  certezze su ciò che incontrerà a scuola.

L’attività didattica si svolge in cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Tempo permettendo, ogni giorno, si usufruisce del giardino per attività ricreativa.

L’orario scolastico/tempo scuola prevede tre moduli orari base a scelta delle famiglie:

  • PRIMO MODULO (senza pranzo);
  • SECONDO MODULO (con pranzo) orario di uscita 14:00;
  • TERZO MODULO (con pranzo e attività ludiche).

UN GIORNO A SCUOLA:

  1. ACCOGLIENZA: l’ingresso è uno dei momenti più delicati, soprattutto per i bambini di 3 anni. Un saluto e un sorriso della maestra, l’interessamento ad un oggetto, lo scambio di rapide informazioni con i genitori, personalizzano l’entrata e aiutano il bambino a sentirsi bene accolto;
  2. APPELLO-INCARICHI: tutto il gruppo classe si ritrova per salutarsi, contarsi, vedere chi manca, raccontare le proprie esperienze, ascoltare quelle altrui. L’appello costituisce il primo atto della giornata di sezione: durante tale momento il gruppo si ricostruisce e ognuno rende ufficiale la propria presenza. Successivamente, a rotazione, ogni bambino riceve degli incarichi, a cui fa seguito la proposta e l’avvio dell’attività educativo-didattica della giornata;
  3. ATTIVITA’: lo svolgimento delle attività occupa il momento centrale della mattinata. Le proposte educativo-didattiche vengono attuate, sia nell’ambito della singola sezione, sia, in modo sistematico, in gruppi di intersezione;
  4. GIOCO LIBERO E/O ORGANIZZATO: il gioco, sia libero che organizzato, adempie a rilevanti e significative funzioni: da quella cognitiva a quella socializzante, affettiva e creativa. Il momento del gioco, non risponde solo al bisogno di movimento del bambini, esso è anche una importante occasione di esplorazione scientifica, di incontro e di conoscenza relazionale;
  5. IGIENE PERSONALE: l’uso dei servizi riveste una importante funzione nell’acquisizione delle regole connesse, affinché i bambini possano divenire realmente protagonisti di queste azioni. Si apprende la consequenzialità di alcune azioni (lavarsi, asciugarsi) e l’uso appropriato di indumenti e corredo;
  6. PRANZO: il momento del pranzo ha per i bambini un particolare significato emotivo-affettivo: il bambino va guidato con gradualità e nel rispetto dei suoi tempi ad assaggiare tutti i cibi inseriti nel menù scolastico. Il pasto assume, inoltre, un’importante funzione educativa e socializzante;
  7. RIPOSO POMERIDIANO: il sonno è un momento particolarmente delicato in quanto investe la sfera emotivo-affettivo-relazionale. L’azione educativa deve quindi personalizzarsi al massimo affinché vengano rispettati i ritmi di ciascuno e i bisogni individuali di rilassamento. Le modalità utilizzate dalle maestre per aiutare i bambini ad avvicinarsi serenamente al sonno sono diverse: lettura di fiabe, ascolto di musica, ninne nanne…. I bimbi più piccoli si preparano al riposino sistemando le copertine ed i cuscini sui lettini; i più grandi, dopo un momento di relax o gioco si dedicano ad attività didattiche volte a rafforzare gli apprendimenti compiuti nel corso della mattina;
  8. PROLUNGAMENTO ATTIVITA’ DIDATTICA: i bambini che rimangono fino alle ore17.00, si riuniscono in una sezione a rotazione. L’insegnante che svolge questa attività, propone ai bambini opportunità di attività ludiche.

Le attività didattiche sono accompagnate anche da laboratori, intesi come momenti significativi di relazione e di collaborazione costruttiva dinanzi a compiti concreti da svolgere, spazi di creatività che aumentano l’autostima mentre accresce lo spessore delle competenze. Tali laboratori sono facoltativi e non, e si svolgono in orario mattutino e pomeridiano.

Nello specifico:

  • Laboratorio di Lingua inglese. Ogni sezione ha due ore di laboratorio di lingua inglese con una lettrice madrelingua di mattina. Viene anche offerta la possibilità di un ulteriore consolidamento in orario pomeridiano. L’esigenza di introdurre nel progetto educativo della scuola dell’infanzia un percorso specifico di accostamento alla lingua inglese è sostenuta dalla consapevolezza che i bambini vivono in una società multiculturale. Non si tratta di anticipare contenuti e metodi di altri ordini scolastici, ma di rispondere adeguatamente alle sollecitazioni culturali di una società in rapida evoluzione, e soprattutto di non disperdere le potenzialità cognitivo – linguistiche del bambino in questa fascia di età. E’ opportuno chiarire che il percorso e le attività di lingua inglese, non si configurano come insegnamento sistematico e strutturato della lingua straniera, ma come momenti di sensibilizzazione del bambino a un codice linguistico diverso dal proprio e, in senso più ampio, come azione di conoscenza di altre culture. Se consideriamo poi, che l’apprendimento infantile è per sua natura globale, in quanto interessa molteplici piani della personalità, da quello fisico a quello affettivo-cognitivo- relazionale, e che tutte le modalità di conoscenza sono trasversali ai campi di esperienza, appare evidente il ricorso ad un metodo didattico basato sul gioco. Il gioco non come investimento cognitivo o come attività spontaneistica, ma inteso, invece, come dialogo, racconto, canto, scambio verbale, attività motoria libera e drammatica, in definitiva tutte le attività che per il bambino sono significative e spontanee.

OBIETTIVI FORMATIVI:

  • Sviluppare la capacità di socializzazione;
  • Suscitare negli alunni l’interesse verso un codice linguistico diverso;
  • Favorire la collaborazione e il lavoro in gruppo al fine di utilizzare al massimo le conoscenze e le abilità di ciascuno;
  • Potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e memorizzazione;
  • Sviluppare la capacità d’uso dei linguaggi non verbali;
  • Favorire lo sviluppo cognitivo dell’alunno stimolando i diversi stili di apprendimento;
  • Aiutare il bambino nel suo processo di maturazione socio-affettiva;
  • Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della lingua inglese,
  • Usare la lingua in contesti comunicativi significativi.

OBIETTIVI SPECIFICI:

  • Comprendere e rispondere ad un saluto;
  • Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure;
  • Identificare e abbinare colori, figure, numeri entro il 10;
  • Saper riprodurre semplici ritmi di colori e di suoni;
  • Saper ripetere semplici canzoni in lingua inglese.

 

Clicca qui per scaricare il file con le competenze della scuola dell’Infanzia.