Il nostro curricolo d’Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica, esplicita le scelte della scuola, la sua identità e i suoi traguardi formativi. Il quadro di riferimento normativo è costituito da:
• “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del I ciclo di istruzione” (DM 254/2012), in cui la proposta formativa si articola nelle otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18/12/2006);
• “Indicazioni Nazionali e nuovi scenari” (nota MIUR DGOSV n. 3645 del 1° marzo 2018), documento elaborato dal Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del I ciclo di istruzione;
• “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” dell’ONU, che declina gli obiettivi di sviluppo sostenibile e specifica nell’obiettivo 4: “Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”.
Così come affermato nel paragrafo “Scuola, Costituzione, Europa” delle Indicazioni Nazionali, la finalità generale della scuola è lo sviluppo integrale e armonico della persona, da realizzare all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea. Il nostro Istituto e l’intero sistema scolastico italiano assumono dunque come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, contesto in cui il concetto di competenza è declinato in termini di conoscenze, abilità e atteggiamenti, intesi questi ultimi come disposizione/mentalità per agire o reagire a idee, persone e situazioni:
1. Competenza alfabetica funzionale;
2. Competenza multilinguistica;
3. Competenza matematica e competenze di base in scienze, tecnologia e ingegneria;
4. Competenza digitale;
5. Competenza personale, sociale capacità di imparare a imparare;
6. Competenza in materia di cittadinanza;
7. Competenza imprenditoriale;
8. Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale.
Le unità di apprendimento costituiscono lo strumento cardine nella progettazione didattica per competenze, attraverso cui è possibile individuare le tematiche, identificare le competenze, strutturare le prove cui sottoporre le alunne e gli alunni e definire i criteri di valutazione.
Le modalità di lavoro sono attuabili e contestualizzate, flessibili ma al tempo stesso utili come traccia “strutturante”, per una didattica ben articolata e orientata all’acquisizione di competenze che tenga sempre conto delle modalità di apprendimento di ciascuno.
La progettazione del curricolo, costruito collegialmente è un’occasione preziosa per stringere un patto tra professionisti diversi all’interno della scuola, nonché tra scuola e territorio, facendo della realtà locale un ambiente che diventa comunità educante. È anche un’occasione per il corpo docente per rinnovare la riflessione sulle proprie convinzioni e scelte didattiche, sulla necessità di stabilire una coerenza tra prassi quotidiane e Indicazioni nazionali, nell’ottica di una didattica generativa, orientata alla costruzione di competenze sia disciplinari che trasversali.
Il Curricolo Verticale elaborato dal nostro istituto in chiave europea intende delineare un percorso formativo che dal graduale passaggio dei campi di esperienza della scuola dell’infanzia si sviluppa fino alla fine del primo ciclo, con l’emergere delle aree disciplinari e delle singole discipline, tenendo sempre presente l’unitarietà del sapere verso lo sviluppo integrale e armonico della persona. Si propone infatti di strutturare in un percorso organico la molteplicità di informazioni e conoscenze acquisite e di dotare di senso le esperienze di apprendimento realizzate. Il curricolo verticale si è fondato sulla condivisione di scelte all’interno dei dipartimenti disciplinari, secondo le otto competenze chiave europee. Il curricolo verticale è integrato con l’insegnamento della religione cattolica. In sede di dipartimento di antropologia si è elaborato un percorso verticale per l’attività alternativa alla religione cattolica, incentrato sull’introduzione alla riflessione filosofica. Si intende introdurre e sostenere le alunne e gli alunni in un percorso di conoscenza di sé e del reale, fino a coglierne il significato, anche allo scopo di favorire un’integrazione dinamica, armonica ed evolutiva.
L’attività didattica è incentrata sull’esercizio della domanda, ovvero di uso della ragione, così da predisporre il pensiero a:
• investigare sul senso delle cose;
• dialogare con gli altri, imparando a collocarsi nell’altrui punto di vista e a cooperare alla ricerca comune del significato dell’esperienza;
• esplorare le problematiche emergenti in un’ottica trasversale e interdisciplinare.
Aspetti qualificanti
L’ aspetto interessante del nostro curricolo è la sua costruzione stessa, frutto del lavoro per gruppi “verticali”, per aree o discipline, proponendo periodicamente incontri di programmazione raccordo:
• in verticale con i colleghi che vengono «prima» e «dopo»;
• in orizzontale con i colleghi «della porta accanto».
Abbiamo dato una formulazione operativa degli obiettivi generali di apprendimento, in modo che possano essere una guida per la didattica e la valutazione delle competenze, per questo abbiamo definito bene i traguardi in uscita per ogni ordine di scuola, in modo da caratterizzare le a zioni con maggiore trasversalità (lavoro sui descrittori delle strutture di interpretazione, strutture di azione, strutture di autoregolazione).
Proposta formativa per lo sviluppo delle competenze trasversali
Per lo sviluppo delle competenze trasversali si fa riferimento alle otto competenze chiave inserite nel curricolo verticale di Istituto, ad ogni passaggio di scuola e tra i vari traguardi di competenze, i docenti mirano a sviluppare azioni mirate a fornire agli studenti strumenti necessari per pensare, agire, essere.
Le certificazioni nel primo ciclo attestano l’acquisizione di tali competenze e nel nostro Istituto vengono rafforzate da specifiche azioni di promozione (attraverso percorsi interdisciplinari e progetti), rilevazione (compiti di realtà e didattica metacognitiva) e valutazione (griglie, format e autobiografia cognitiva) L’evoluzione avvenuta nei dodici anni che separano la prima versione delle competenze chiave europee (2006) da quella attuale (2018) mette in risalto l’avvenuto allargamento degli orizzonti, sviluppando l’attenzione alla complessità dei contesti e delle funzioni, nonché superando le metodologie e i programmi propri dell’istruzione formale. Il Collegio dei Docenti assume il lessico con cui sono definite le competenze – a carattere trasversale -, ovvero una combinazione di conoscenze, abilità e compiti significativi:
a) La conoscenza si compone di fatti e cifre, concetti, idee e teorie che sono già stabiliti e che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento;
b) Per abilità si intende sapere ed essere capaci di eseguire processi ed applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati;
c) I compiti significativi descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni.
Oltre alla proposta descritta nel curricolo verticale che include competenze di cittadinanza, la scuola si propone di accogliere anche i moderni suggerimenti previsti in “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”. Si tratta di un programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. L’Agenda ingloba i seguenti obiettivi:
1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile;
3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti;
5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze;
6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie;
7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni;
8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
9. Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile;
10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni;
11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;
13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico;
14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;
15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre;
16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile;
17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
In particolare la nostra scuola fonda la propria offerta formativa su tutte le competenze trasversali inerenti alle tematiche della salute e de benessere, dell’apprendimento, della parità di genere ed inclusione. Tutto ciò al fine di accrescere il proprio ruolo di Ente di formazione in un territorio ancora sprovvisto di servizi appropriati, a sostegno della cura della persona.
La scuola per lo sviluppo delle competenze trasversali propone una progettazione per UDA, per centrare il focus dell’azione educativo-didattica sull’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.
Saranno praticate attività di laboratorio, compiti di realtà, visite guidate e didattica esperienziale, partecipazione a gare e/o concorsi, affinché l’apprendimento sia situato e vissuto.
Curricolo per le competenze chiave di cittadinanza
Le competenze chiave di cittadinanza fanno da perno integrando la didattica dei contenuti e dei saperi e offrendo procedure che consentano di “imparare facendo” attraverso modalità interattive e costruttive. Accompagnano i percorsi di apprendimento e di formazione della cittadina e del cittadino fin dall’infanzia e sono elemento di verifica e valutazione sia nei documenti di certificazione delle competenze di fine primaria e di fine ciclo. Inoltre, sono riferimento anche nell’attribuzione del giudizio del comportamento. Come istituto stiamo lavorando nella stesura di un vero e proprio curricolo anche attraverso l’arricchimento della offerta formativa e la messa in pratica di azioni coerenti con il piano di miglioramento.